Un’educazione milanese

immagine per Un’educazione milanese Autore: Alberto Rollo 
Titolo: Un’educazione milanese
Editore: Manni

Proposto da Giuseppe Antonelli, Piero Dorfles

Questa è una ricognizione autobiografica ed è il racconto della città che l’ha ispirata. Si entra nella storia dagli anni Cinquanta: l’infanzia nei nuovi quartieri periferici, con le paterne «lezioni di cultura operaia», le materne divagazioni sulla magia del lavoro sartoriale, la famiglia comunista e quella cattolica, le ascendenze lombarde e quelle leccesi, le gite in tram, le gite in moto, la morte di John F. Kennedy e quella di papa Giovanni, Rocco e i suoi fratelli, l’oratorio, il cinema, i giochi, le amicizie adolescenziali e i primi amori fra scali merci e recinti incustoditi. E si procede con lo scatto della giovinezza, accanto l’amico maestro di vita e di visioni, sullo sfondo le grandi lotte operaie, la vitalità dei gruppi extraparlamentari, il sognante melting pot sociale di una generazione che voleva «occhi diversi». A questa formazione si mescola la percezione dell’oggi, il prosciugamento della città industriale, i progetti urbanistici per una Grande Milano, le trasformazioni dello skyline, il trionfo della capitale della moda e degli archistar. Un romanzo autobiografico magistralmente scritto, lo sguardo teso della visione: la storia di una città, di una generazione.

Seguendo la pista delle parole ed espressioni che il racconto evidenzia tra virgolette, ecco che questo romanzo di formazione diventa anche – oltre che un’educazione politica, civile, morale – un’educazione linguistica.
Giuseppe Antonelli

Quello che disegna il racconto di Rollo non è solo l’autobiografia di una generazione, ma un punto di svolta cruciale del Novecento.
Piero Dorfles


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