Proposto da
Paolo di Paolo
«Una grande poetessa americana, Anne Sexton, la sua vita turbolenta, “furiosa, erotica, caotica e libera”, è raccontata nelle pagine di Dio nella macchina da scrivere con l’azzardo della prima persona. Non è una biografia romanzata; è un diario immaginato e costruito per “evocazione”: Irene Di Caccamo reinventa la voce di Anne Sexton, nel senso proprio che la riporta in luce, la rende ancora udibile. E proprio perché intemperante, indomita, poeticissima questa voce rifiuta ogni cliché, non si lascia ingabbiare dagli stereotipi. Si muove liberamente, vibra, si accende, asseconda i balzi in alto e in basso dell’umore, traduce visioni, allucinazioni, ricordi. Irene Di Caccamo, con questo romanzo, porta il lettore in quel paesaggio psichico affascinante, misterioso – carico di sogni, di incubi, di desideri – che sta dietro alla creazione artistica. È un paesaggio che di solito ci è dato solo intuire, supporre, immaginare: qui lo esploriamo. Ed è stupefacente. Anche doloroso, perché insostenibile per chi lo abita ogni giorno. Le immagini ambigue, i simboli sinistri, le ossessioni, i lampi ironici e spiazzanti della poesia singolare e intensissima di Anne Sexton, morta suicida nel 1974, sono come rivelati e tradotti in racconto da questo coraggioso romanzo di voci.»