Sin dalla nascita il Premio Strega è stato indice dei gusti letterari degli italiani. I libri premiati, dal 1947 a oggi, raccontano il nostro Paese documentandone la lingua, i cambiamenti, le tradizioni.
I libri proposti dagli Amici della domenica
proposto da:
Massimo Onofri
«Quasi all’inizio della sua vicenda, nel 2006, Luca Ricci aveva pubblicato un libro dal titolo eloquente: L’amore e altre forme d’odio. C’era stata poi, insieme a molto altro, la quadrilogia delle stagioni, conclusasi l’anno scorso con I primaverili. Arriva ora a riprendere il discorso, con vocazione fenomenologica e dentro una popolata galleria di ritratti, Gotico rosa, pubblicato da La nave di Teseo. Quella del racconto è di sicuro un’arte in cui l’Italia primeggia e dentro questa tradizione oggi Ricci eccelle: per la notevole disposizione a inventare trame, per la drammaturgia del personaggio, per la felicità e facilità dei dialoghi, per la singolarità del punto di vista, per la limpidezza della scrittura, ma, soprattutto, per la capacità di contrarre nel breve d’un racconto un destino. Uno dei racconti reca in epigrafe una massima di Cioran: “I sentimenti sinceri presuppongono una mancanza di riguardo verso di sé”. Si tratta d’una verità ambivalente e forse ambigua dentro cui folgorano i frammenti dell’ininterrotto discorso d’un originale anatomopatologo dell’amore.» (M.O.)
proposto da:
Wanda Marasco
«Tra guitti circensi, atmosfere felliniane e prospettive apocalittiche, Davide Grittani conferma la vocazione a interrogare la letteratura su temi forti, a indagare le coscienze “degli spettatori dello sfascio”. In particolare con Il gregge, che vorrebbe essere un romanzo sulla deriva etica dei nostri tempi, grazie alla sua capacità di indignarsi Grittani ci consegna in realtà una pungente riflessione sulla mediocrità. Un romanzo attualissimo, che inchioda alle responsabilità morali di ciascuno di noi e fa luce sul profondo (e storico) razzismo che si agita sotto la pelle del nostro Paese.
La campagna elettorale di una città ideale – facilmente rinvenibile nella Capitale morale d’Italia, Milano – si trasforma nel “diario della ferocia” di alcuni amici che si ritrovano dopo aver fatto il liceo insieme, tutti cambiati tranne uno. Il protagonista senza volto e senza nome de Il gregge, che assiste alla conversione di quella piccola congrega senza peccati in uno spietato branco senza scrupoli. Con una lingua alta, come nei libri precedenti, e una scrittura visiva, cinematografica, molto sensoriale e discepola del teatro pirandelliano dell’ignoto, Grittani racconta un modello civico aberrante, in cui bisogni e sopravvivenza sono gli unici maestri cui val la pena obbedire. Nella giostra degli orrori a cui non si fa più caso, il vero reality è quello di cui siamo protagonisti.» (W.M.)
proposto da:
Angelo Piero Cappello
«Il romanzo di Pamparana racconta, sia pure nei termini di una fantasiosa e libera ricostruzione, quella che potrebbe essere la storia di una nuova emergenza sanitaria di tipo pandemico. Le vite quotidiane dei tranquilli abitanti di un condominio vengono travolte dallo sputo di un cammello. Già, perché in un luogo imprecisato di un imprecisato deserto un giorno, anch’esso imprecisato, un cammello fa un grande starnuto infettando, così, l’erba dell’oasi in cui l’animale si trova. Quell’erba infettata verrà brucata da una animale che contrarrà il virus, che di animale in animale giungerà fino a infettare nuovamente gli uomini. E così, con questa infezione che si estende e passa di uomo in uomo, la tranquilla e monotona vita degli abitanti di un condominio in una città del Nord subirà una svolta improvvisa e traumatica. Con una scrittura piana e semplice, non di rado velata da un sorriso ironico e talvolta satirico, Pamparana ci porta nei meandri di una quotidianità relazionale ordinaria che, travolta da un evento straordinario, lascia emergere tutti i limiti e i paradossi delle nostre relazioni psicologiche, i tic, le manie, le confortanti abitudini entro le quali siamo quotidianamente rifugiati: quando accade che quel rifugio si rompa per cause da noi indipendenti, ci ritroviamo nudi a fare i conti con una realtà assai difficile da gestire.» (A.P.C.)
proposto da:
Aldo Cazzullo
«Propongo la candidatura di Marguerite è stata qui di Eugenio Murrali, un libro denso e magnetico. Questo romanzo contribuisce a sottolineare il valore e il potere della letteratura grazie allo stile strutturato e distintivo dell’autore, che plasma la frase con una lingua evocativa e solida, fatta di immagini e metafore fresche. La narrazione di Murrali è un originale e vigoroso concerto di personaggi, che, come immagini specchianti, raccontano la vita di Marguerite Yourcenar.» (A.C.)
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Notizie
29 Febbraio 2024
Venerdì 5 aprile sarà annunciata la dozzina in una conferenza stampa che si terrà presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano
Incontro dedicato al Premio Strega 2023 ad Aosta
4 Dicembre 2023
Incontro con Andrea Canobbio a Rivalta di Torino
30 Novembre 2023
Incontro dedicato al Premio Strega 2023 a Verona
26 Ottobre 2023
Incontro dedicato al Premio Strega 2023 a Roma
28 Settembre 2023
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