
Titolo: Diario di un autodidatta
Editore: Guanda
Città cementificate e desertiche, una generazione cresciuta nello smarrimento e nel terrore degli Anni di piombo, una giovinezza all’insegna del catechismo dell’inquietudine. Ma anche i miti di un’epoca, le letture salvifiche dei classici e l’amore omosessuale, vissuto al tempo stesso con vergogna e devozione. Si manifesta così la scrittura di Guida, feroce e acuminata. La voce lirica si muove nelle periferie, negli spazi feriti e interstiziali, in cui si agitano le passioni più brucianti e ci porta, attraverso l’umile e il quotidiano, nelle viscere segrete di un’esperienza umana sofferta e commossa. I versi dell’autore esprimono un autobiografismo coinvolgente e drammatico, prendendo le distanze dalla modernità.