La mucca volante, Bompiani
Paolo Di Paolo è nato a Roma nel 1983. Finalista appena ventenne al Premio Calvino e al Campiello Giovani, è autore tra l’altro di Raccontami la notte in cui sono nato (Perrone 2008, Feltrinelli UE 2014), Dove eravate tutti (Feltrinelli 2011, Premio Mondello e Premio Vittorini), Mandami tanta vita (Feltrinelli 2013, finalista Premio Strega) e Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era (Rizzoli 2014). La mucca volante è il suo primo libro per bambini.
Intervista all’autore
Ti ricordi qual è stato il primo libro che hai letto?
Credo fosse a fumetti. Oppure un libro di Richard Scarry.
Perché e quando hai deciso di scrivere un libro per ragazzi?
Quando ho sentito di avere la necessità di disintossicarmi dal mondo adulto, e dal mio stesso essere adulto. Di tornare all’origine del mio desiderio di raccontare storie.
Ci sono degli autori o un autore in particolare che hanno influenzato il tuo lavoro di scrittore?
Forse ho imparato qualcosa da tutti i libri che ho letto, compresi quelli che non ricordo o che non ho amato. Ma nello scrivere per bambini bisogna farsi influenzare soprattutto dell’onestà, dalle parole semplici, dalla trasparenza.
Raccontaci in breve una giornata tipo di quando scrivi.
È abbastanza ripetitiva. Sto seduto su una sedia, davanti a un computer, e al massimo con una tazza di caffè accanto. Non mi affaccio su panorami particolarmente belli, perché ne sarei distratto. Meglio una parete bianca. Che noia, direte voi. Sì, e a fine giornata si è parecchio stanchi… Ma ne vale la pena, se questa avventura di scrivere è anche l’avventura di vivere altre vite o più a fondo la propria.
Cosa ti piacerebbe che pensassero i lettori una volta terminato il tuo libro?
Mi basterebbe che pensassero, anche in una pagina sola, che gli ho mostrato qualcosa che già sapevano, o sentivano, da una prospettiva leggermente diversa. Se poi passa anche un’emozione, è tutto.
Che cosa consiglieresti a un tuo lettore che volesse scrivere un libro?
Di leggere quanto più può.