Niente draghi per Celeste

immagine per Niente draghi per Celeste Autore: Nikolaus Heidelbach  Ole Könnecke 
Traduzione di: Chiara Belliti 
Titolo: Niente draghi per Celeste
Editore: Beisler Editore
Anno di pubblicazione: 2024

Una serata da soli, senza mamma e papà, in visita ai vicini. Boris è strafelice: la casa libera, per cena patate fritte e dolcetti a volontà, e qualche storia della buonanotte per la sorellina. Storie di paura, come piacciono a Boris, che sguazza felice fra terribili fantasmi, rospi giganti, draghi e lucertole mangiauomini. Aria fritta, per Celeste, più sveglia che mai. Tanto che inizia a raccontare la storia dell’orrore più orrorifica del mondo. Chi vincerà la sfida? Chi dei due si abbandonerà per primo al mondo dei sogni?
Un libro a quattro mani da parte degli autori più sensibili e attenti al mondo dell’infanzia. Una storia che indaga con garbo e ironia il rapporto misterioso che lega fratello e sorella, e intanto sdrammatizza il tema antico della paura, necessario toccasana per diventare grandi e andare nel mondo. Una meravigliosa maratona di storie e colpi di scena, di parole e immagini, di disegni e colori. Una cosa è certa: i due autori devono essersi divertiti parecchio e forse, per una volta, sono tornati bambini.

«L’albo di Heidelbach e Könnecke è divertente e sorprendente al tempo stesso, a suo modo geniale, caratterizzato da un doppio registro visivo che consente agli autori di sperimentare una forma di testualità ibrida e complessa, decisamente originale, fondata un affascinante dialogo tra linguaggi espressivi: il fumetto e l’illustrazione.
La semplicità della storia narrata – con un fratello incaricato di prendersi cura della sorellina al posto dei genitori, dai vicini per una festa, e di metterla a letto – si trasforma una piccola avventura domestica, dove realtà e immaginazione, quotidianità e dimensione fantastica, trovano un punto di equilibrio perfetto dovuto all’incontro e allo scontro tra la vignette di Könnecke, frizzanti nei dialoghi e felicemente espressive nella delineazione dei caratteri dei fratelli e le tavole perturbanti di Heidelbach, dove le spaventose fantasie di Boris sono chiamate a fare i conti con l’irriverenza derisoria della piccola e indomabile Celeste.

Un albo splendido sul piano strettamente narrativo e su quello visivo che tradisce una chiara visione d’infanzia da parte degli autori, capaci di coglierla con onestà e tenerezza, e di accoglierne e rispettarne tutte le complesse sfaccettature.»
(Comitato scientifico)


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