Traduzione di: Claudia Zonghetti
Titolo: L’orecchio di Kiev
Editore: Marsilio
Geschwister-Scholl Preis
È il 1919 e Kiev è invasa dalla cacofonia della rivoluzione. La città è nelle mani dei bolscevichi e nella regione continua a infuriare la guerra civile, tra bianchi e rossi, anarchici e nazionalisti. In questo clima di tumulti e totale assenza di regole, il giovane studente Samson Kolecko si ritrova da un giorno all’altro a dover badare a se stesso, dopo aver perso in un’imboscata il padre (e l’orecchio destro) sotto la spada di un cosacco. Da quel momento le cose per lui precipitano. Arruolato in modo del tutto fortuito nelle nuove forze di polizia sovietica, Samson affronta il suo primo caso: un’indagine che coinvolge l’Armata rossa alloggiata nel suo appartamento, e in cui un ruolo inaspettato avranno il suo orecchio mozzato, ossa umane di puro argento e un insolito abito di pregiata stoffa inglese. Al suo fianco, dentro e fuori l’ufficio, la bella Nadezda (che contiene la speranza nel suo nome), una ragazza determinata e abile a scartabellare negli archivi, che in breve tempo conquista il suo cuore.