
Il Premio Strega Saggistica – promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Strega Alberti Benevento e Taobuk-Taormina Book Festival, in collaborazione con BPER Banca, FUIS-Federazione Unitaria Italiana Scrittori, Gabinetto Vieusseux e Casa dell’Architettura, media partner Rai, sponsor tecnici Feltrinelli Librerie e SYGLA – ha annunciato oggi la cinquina della prima edizione.
Il Comitato scientifico – composto da Carlo Felice Casula, Alfonso Celotto, Antonella Ferrara, Simonetta Fiori, Paolo Giordano, Francesca Mannocchi, Nico Pitrelli, Lucrezia Reichlin, Nino Rizzo Nervo e Giovanni Solimine (presidente) – ha selezionato i seguenti titoli:
- Alessandro Aresu, Geopolitica dell’intelligenza artificiale (Feltrinelli).
- Anna Foa, Il suicidio di Israele (Laterza).
- Vittorio Lingiardi, Corpo, umano (Einaudi).
- Simone Pieranni, 2100. Come sarà l’Asia, come saremo noi (Mondadori).
- Luigi Zoja, Narrare l’Italia. Dal vertice del mondo al Novecento (Bollati Boringhieri).
Spetterà ora al voto dei singoli componenti della Giuria – circa cinquanta personalità di spicco dell’accademia, della ricerca scientifica e del giornalismo d’inchiesta e culturale, inclusi i componenti del Comitato scientifico – determinare tra le opere candidate quella che meglio rappresenta la produzione di più alta qualità della saggistica contemporanea.
Nel corso della conferenza stampa di annuncio della cinquina, a cui sono intervenuti per il Comitato scientifico Simonetta Fiori e Paolo Giordano, è stata resa nota la vincitrice del Premio Strega Saggistica Internazionale, assegnato dal Comitato promotore. È Anne Applebaum, giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca, già Premio Pulitzer nel 2004, autrice di Autocrazie. Chi sono i dittatori che vogliono governare il mondo, tradotto da Tullio Cannillo (Mondadori, 2024).
«L’ultimo libro di Applebaum – recita la motivazione – si pone come culmine ed evoluzione del percorso intellettuale dell’autrice, contraddistinto da originalità, autonomia di pensiero e costante impegno in difesa della democrazia. In questa nuova riflessione, dedicata ai propugnatori di un nuovo ordine mondiale, evidenzia come le autocrazie moderne, spesso ritenute isolate e ideologicamente divergenti, siano in realtà profondamente interconnesse e abbiano creato un ecosistema autosufficiente capace di erodere le norme democratiche sia dall’interno che dall’esterno.
Nel solco tracciato dalle opere precedenti Cortina di ferro (2016) e La grande carestia. La guerra di Stalin all’Ucraina (2019), in cui con metodo rigoroso vengono dissezionati i meccanismi del controllo e dell’oppressione totalitari, Autocrazie rintraccia nel mondo di oggi eredità e sostanziali differenze rispetto al sistema coercitivo novecentesco. E se l’opera vincitrice del Premio Pulitzer, Gulag: Storia dei campi di concentramento sovietici (2005), ha offerto un resoconto storico definitivo della feroce repressione politica in epoca sovietica, Autocrazie rivela come l’infrastruttura del dominio autoritario sia stata adattata e perfezionata nell’era digitale.
Il lavoro dell’autrice si distingue non solo per la sua profondità storica: attraverso le sue analisi giornalistiche penetranti ha anticipato il pericolo del putinismo e i rischi per l’Occidente rappresentati dall’emergere di figure estranee alle regole democratiche. Tracciando la linea di discendenza della disinformazione, della violenza sponsorizzata dallo Stato e della manipolazione ideologica, Applebaum fornisce un quadro completo che ci aiuta a comprendere come le autocrazie non solo sopravvivano ma prosperino in un mondo globalizzato. Un contributo civile prezioso, esercitato attraverso una scrittura potente, nutrita da una forte tensione morale e accessibile a un’ampia platea di lettori.»
L’autrice sarà presente con la cinquina dei candidati alla serata finale del premio che si terrà il 20 giugno, a Taobuk – Taormina International Book Festival, evento che da anni ospita con successo autori di fama internazionale.
Nel mese di maggio i cinque autori candidati incontreranno il pubblico di lettori in una serie di eventi di presentazione a Trieste, al Festival Scienza e Virgola (11 maggio), a Roma, alla Casa dell’Architettura-Acquario Romano (12 maggio) e a Firenze, al Gabinetto Vieusseux (13 maggio).