Titolo: Un altare per la madre
Editore: Garzanti
Il romanzo è la conclusione ideale di quello che Camon ha intitolato il “ciclo degli ultimi”, in cui un mondo contadino immobile da sempre rivive nella sua miseria e della sua grandezza. Da questa matrice terrestre l’autore approda, per trasfigurazione d’amore, mediazione di memoria e virtù di poesia, a un sentimento dell’immortalità che trova il suo simbolo e segno nell’altare di rame costruito per la madre. È il padre che lo erige, ma è il figlio che ne registra la nascita costruendo a sua volta un “altare di parole”, il libro appunto che consentirà alla madre di “smettere di morire”. Una testimonianza d’amore, che soprattutto coinvolge con un’intensa religiosità di timbro tolstoiano. Una scrittura compatta e tesissima, epica ed elegiaca.
Libri in concorso
- Giuseppe Bonura, Per partito preso (Rusconi)
- Ferdinando Camon, Un altare per la madre (Garzanti)
- Grazia Livi, La distanza e l’amore (Garzanti)
- Giorgio Montefoschi, L’amore borghese (Rizzoli)
- Mario Angelo Ponchia, Cavaliere lunare (Edizioni dell’Urbe)
- Carmelo Samonà, Fratelli (Einaudi)
- Antonio Tabucchi, Il piccolo naviglio (Mondadori)
- Alberto Vigevani, Fata Morgana (Mondadori)
Prima votazione
Casa Bellonci, 15 giugno
- Camon 90
- Samonà 82
- Vigevani 60
- Montefoschi 54
- Bonura 42
Seconda votazione
Villa Giulia, 5 luglio
- Camon 117
- Samonà 111
- Vigevani 84
- Montefoschi 80
- Bonura 19
Premio: lire 1.000.000
Votanti: 459