
Titolo: La ragazza eterna
Editore: Bompiani
Proposto da Nicola Lagioia
«La fine di un amore, il fine vita, il senso del sacro nella contemporaneità. Era tempo che non leggevo un romanzo capace di raccontare così bene la nostra epoca. La ragazza eterna di Andrea Piva affronta strade decisamente poco battute dalla letteratura italiana delle ultime stagioni e forse, proprio per questo, “vede cose”. Mi ha colpito per la forza dei personaggi, l’orchestrazione delle loro vicende, l’uso di una cifra stilistica di gran pregio, ma soprattutto perché dimostra come la forma romanzo sia ancora qualcosa di non sostituibile, poiché dell’esperienza umana (il nostro sentimento di essere temporaneamente al mondo) sa cogliere elementi che nessuna altra narrazione riesce a mettere in luce. Un romanzo di questo tipo prende corpo di solito nel silenzio e nell’attenzione, gli stessi in cui sembra essersi avvolto il suo autore, piuttosto schivo e lontano dai clamori, motivo in più perché un premio importante come lo Strega lo valorizzi.»