La fabbrica delle ragazze

immagine per La fabbrica delle ragazze Autore: Ilaria Rossetti 
Titolo: La fabbrica delle ragazze
Editore: Bompiani

Proposto da Paolo Petroni

«Un romanzo vero, moderno, a cominciare dai temi, le morti sul lavoro innanzitutto, poi la guerra, con un bel ritmo, colpi di scena, cambi di prospettiva e un racconto quasi corale con echi classici nell’atmosfera e la scrittura, appena venata di dialetto, leggera e incisiva nella concretezza del suo sguardo realista e poetico, controllato e senza un filo di retorica, sull’asprezza della vita e la capacità di resistergli.  Opera di una scrittrice, vincitrice del campiello Giovani nel 2007, poi autrice di alcuni romanzi, tra cui il notevole “Le cose da salvare” del 2020.

Si parte dalla storia vera e dimenticata dell’esplosione, il 7 giugno 1918, della fabbrica di munizioni Sutter & Thévenot di Bollate (di cui parlerà Ernest Hemingway, che partecipò ai soccorsi, nel racconto Storia naturale dei defunti) che fece 59 vittime (in appendice sono riportati tutti i loro nomi e l’età), molte delle quali praticamente scomparse, perché ridotte a brandelli, tra uomini e una grande maggioranza di giovani donne.

Tra queste si seguono le diverse storie di Emilia Minora (nome vero di una delle scomparse) e poi di Clementina Colombo ricostruendole con la libertà e la creatività del narratore, ma dando risalto in particolare alle figure e al dolore dei genitori della prima, Martino e Teresa Minora, contadini dai sentimenti profondi vissuti con pudore e ritrosia e dalla vita misera e aspra, relativamente ai quali, ma non solo, nasce la domanda: “Perché le guerre, quando finiscono, non finiscono mai per tutti?”. Domanda che appunto riguarda coloro che ne sono rimasti segnati, ma che qui si allarga a tutto, acquistando un valore esistenziale, metaforico, oltre a quello più letterale relativo alla Grande Guerra, di cui si raccontano gli ultimi mesi e la fine, nel 1918, tra Bollate, le campagne intorno e Milano, unite dal fiume Seveso, percorse da ragazze e uomini in bicicletta e carretti.

Con queste, mentre la fabbrica riprende subito la produzione utile alla guerra, che procede indifferente alle morti che si lascia dietro, si intrecciano altre vicende umane, da quella del soldato Corrado, che diserta per una illusoria storia d’amore, al carabiniere Ernesto Fumagalli detto Drumedari che gli dà la caccia, al farmacista di Bollate e molte altre minori, in un affresco coinvolgente di una realtà articolata e ricca nel rendere conto dei fatti ma assieme di come le persone li elaborano per sopravvivere bene o male.»


Le votazioni sono chiuse

Puoi consultare il calendario per conoscere le prossime scadenze: se non trovi le indicazioni puoi richiederci direttamente le informazioni che ti servono.