
Titolo: L’ombra del vulcano
Editore: Einaudi
Proposto da Claudia Durastanti
«È raro imbattersi in romanzi dotati di un forte desiderio formale, o in libri innamorati di altri libri (in questo caso si tratta di Malcolm Lowry tradotto dallo stesso Rossari) che siano capaci di uscire illesi dalla competizione con quello che la letteratura ha rappresentato nella propria vita. L’ombra del vulcano è uno di questi romanzi, in cui la dedizione alla scrittura e al senso della parola viene corretta e sfidata da un altro tipo di amore, più carnale e privato, intimo e levigato dal tempo, proprio nel momento in cui si avvicina alla dissoluzione. È la storia di una vertigine sentimentale, con una lingua calda ma molto precisa, capace di seguire il mondo in cui l’inizio si sviscera nella fine. La meticolosità del ricordo nel descrivere il legame con una persona amata mi ha ricordato l’ossessione analitica di Annie Ernaux in Perdersi, ma l’amore è solo un pretesto, o forse è tutto, mentre ribolle sotto un’inquietudine che porta altrove.»