
Titolo: Controluce
Editore: Besa Muci
Proposto da Maria Cristina Donnarumma
«La storia che racconta Maria Pia Romano nel suo romanzo Controluce è delicata e forte al tempo stesso. Vari personaggi, Vlad, Sergio, la vecchia madre di Sofia, si intersecano con i protagonisti, Sofia e Leonardo, che ci coinvolgono e ci inducono ad accompagnarli nelle loro passioni, che, per lungo tempo e soprattutto per la scarsa volontà di entrambi, appaiono inconciliabili. Sofia è una pittrice e per caso incontra per la prima volta Leonardo a una sua mostra e non nasconde che dipingere, l’amore per i gatti, non solo quelli di casa, ma anche i randagi e poi il mare, in qualsiasi stagione, sono la sua ragione di vita. Leonardo ha una vita metodica e ben organizzata, pertanto il laboratorio, in cui studia i fenomeni legati all’inquinamento atmosferico, è un rifugio necessario per allontanarsi dalla consuetudine dispersiva del fuori e non può mettersi in discussione; a sessant’anni non ha ancora smesso di appassionarsi al suo lavoro e la vita da eremita e un’innata indisposizione ad aprirsi: sono il suo modus vivendi, motivo per il quale seleziona con cura impegni e obiettivi da perseguire. Improvvisamente, però, le sue certezze cominciano a vacillare e “il pensiero di Sofia è arrivato come un tuono sul suo orizzonte calmo, portando in dono vibrazioni impensabili e paure da scacciare…per non essere travolto da quella scia di luce, ha scelto di immergersi nella ricerca ma… sente riaffiorare ancora e ancora il pensiero di lei”. Vorrebbero andare l’uno verso l’altra perché si pensano molto, si pensano intensamente, ma le reciproche paure, soprattutto quelle di Leonardo, li rallentano e li frenano. I vari capitoli del libro, dallo stile naturale, elegante, moderno, colloquiale, sono talvolta intervallati dalla descrizione delle tele che sta dipingendo o ha appena terminato di dipingere Sofia perché rappresentano i suoi sentimenti del momento e i suoi stati d’animo.»