
Titolo: Sono quasi pronto
Editore: Ponte alle Grazie
Proposto da Leonardo Colombati
«Ho trovato questo libro – in cui viene narrata in prima persona l’esperienza della paternità – un piccolo miracolo di stile. La nascita del primo figlio mette in moto ricordi e aspettative e cambia fatalmente tutti i rapporti, da quello coi genitori a quello con la compagna; ed è proprio quest’indagine su come siano sempre sfuggenti, mutevoli, condizionabili le relazioni, il centro segreto del libro. I luoghi sono l’ospedale (dove si nasce e si muore) e il “nido” (teca e prigione, per dirla con Proust), contrapposti al mondo di fuori, che tra pandemie e cambiamenti climatici sembra essere sfinito. E poi ci sono i libri: tutti quelli letti, e tutti quelli da scrivere – in una felice dialettica tra reale e immaginario, che poi sono le due sostanze di cui siamo fatti (la migliore letteratura è quella che, sotto traccia, trova anche il modo di riflettere su stessa).»