
Titolo: La riga infinita
Editore: Bertoni
Proposto da Nicola Bottiglieri
«Esiste un libro che non ha inizio né fine? Un libro formato da una pagina in bianco e una stampata ripetute per 363 volte? Un libro per metà scritto dall’autore e per metà dal lettore, il quale potrà usare il foglio pulito per continuare la storia. Se impiega la penna o l’immaginazione dipenderà solo da lui. Un romanzo così particolar potrà essere letto aprendo le pagine a casaccio, poi uno decide se continuare la lettura a scendere o a salire.
A questo punto viene da chiedersi di quali materiali è fatto questo romanzo che tanto deve alla “rapidità” delle Lezioni americane di Calvino.
È composto di 178 storie a grandezza variabile oscillante fra le 11 e le 30 parole, le quali pur nella loro stringata bellezza liberano una formidabile energia. Se volessi sintetizzare con una immagine la natura di questo romanzo, penserei a un mosaico che esplode, dove ogni tessera corre verso un proprio orizzonte. Inseguire i frammenti che volano, accompagnarli verso quel luogo dell’immaginario dove risiedono tutte le storie che nessuno ha mai raccontato, questo è il compito dello scrittore nel mondo liquido in cui viviamo.»