In concorso con:2000: N., Einaudi
Ernesto Ferrero nasce a Torino nel 1938. Inizia giovanissimo a lavorare nel mondo dell’editoria e nel 1963 diventa responsabile dell’ufficio stampa di Einaudi. Negli anni Settanta è promosso direttore letterario della stessa casa editrice e collabora anche con Boringhieri, Garzanti e Mondadori. A questi anni risalgono pure le prime pubblicazioni, perlopiù dedicate alla storia della lingua e alla critica: nel 1972 dà alle stampe I gerghi della mala dal ‘400 ad oggi (poi completamente riveduto e ampliato in una nuova edizione del 1991 col titolo Dizionario storico dei gerghi italiani) e la biografia Carlo Emilio Gadda. Seguiranno quindi Album Calvino (1995) e un’antologia di Primo Levi (1997). Il vero esordio in letteratura è però con il racconto per ragazzi L’ottavo nano (1972) e con Orso bianco (1980, anch’esso riscritto e ripubblicato col titolo L’anno dell’Indiano nel 2001). La passione per le vicende napoleoniche caratterizza invece le pubblicazioni successive: N (2000, qui presentato e trasposto sul grande schermo da Paolo Virzì nel 2006), Lezioni napoleoniche (2002), Elisa (2002, monologo teatrale che vede protagonista la sorella di Napoleone), Il giovane Napoleone (2006), Napoleone e i libri (2015) e Napoleone in venti parole (2021). Tra i suoi libri più recenti figurano anche I migliori anni della nostra vita (2005), La misteriosa vita del papiro Artemidoro (2006), Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari (2011), Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna (2014), Amarcord bianconero (2019) e Francesco e il Sultano (2019). Ha tradotto dal francese Céline, Flaubert e Pérec, scrive sulle colonne de «La Stampa» e «Il Sole 24 Ore» e collabora ai programmi culturali della RAI.
Dal 1998 al 2016 è stato il direttore della Fiera Internazionale del libro di Torino.
foto di Musacchio&Ianniello. AUTORItratti
