Dacia Maraini

immagine per Dacia Maraini In concorso con:
1999: Buio, Rizzoli

Dacia Maraini nasce a Fiesole (Firenze) nel 1936. Trascorre l’infanzia in Giappone, dove il padre antropologo si trasferisce con la famiglia per motivi di studio. Nel 1943 i genitori rifiutano di aderire alla Repubblica di Salò e l’intera famiglia viene deportata in un campo di concentramento nei pressi di Tokyo, dove rimane sino alla fine del conflitto. Rientrati in Italia, si stabiliscono in Sicilia presso la tenuta dei nonni materni. Raggiunta la maggiore età, dopo la separazione dei genitori, Maraini raggiunge il padre nella capitale. Nel 1957 fonda con alcuni amici la rivista letteraria «Tempo di letteratura» e inizia a collaborare con «Il Mondo», «Nuovi Argomenti» e «Paragone». Esordisce in narrativa con il romanzo La vacanza (1962), subito seguito da L’età del malessere (1963, Premio Formentor), dall’antologia poetica Crudeltà all’aria aperta (1966) e A memoria (1967). Dopo la fine del matrimonio col pittore milanese Lucio Pozzi, conosce Alberto Moravia, al quale resterà legata sino agli anni Settanta, compiendo con lui numerosissimi viaggi in Oriente e in Africa. Ritorna alla narrativa con i racconti Mio marito (1968) e i romanzi Memorie di una ladra (1972), Storia di Piera (1980), Il treno per Helsinki (1984), Isolina (1985, Premio Fregene), La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, Premio Supercampiello) e Bagheria (1993). Quest’intensa produzione è inframezzata da alcune raccolte di poesie, fra le quali Mangiami pure (1978), Dimenticato di dimenticare (1982), Viaggiando con passo di volpe (2001) e dalle opere teatrali Il ricatto a teatro e altre commedie (1970), Dialogo di una prostituta con un suo cliente (1978), Lezioni d’amore e altre commedie (1982).
Di più recente produzione sono: Buio (1999, qui presentato), La nave per Kobe (2001), Colomba (2004), Il gioco dell’universo (2007), Il treno dell’ultima notte (2008), La grande festa (2011), La bambina e il sognatore (2015), Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va (2018) e Trio. Storia di due amiche, un uomo e la peste a Messina (2020). Testimonianze dell’attività saggistica sono, tra gli altri, il saggio su Madame Bovary di Flaubert intitolato Cercando Emma (1993), il saggio sulla maternità Un clandestino a bordo (1996), La scuola ci salverà (2021) e Caro Pier Paolo (2022), ricordo dell’amico Pasolini a cent’anni dalla nascita.

foto di Musacchio&Ianniello. AUTORItratti

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