Goffredo Parise nasce a Vicenza nel 1929 da Ida Wanda Bertoli e da padre sconosciuto. Trascorre l’infanzia nella città natale, dove nel 1937 la madre sposa il giornalista Osvaldo Parise, che gli trasmette il cognome. Frequenta il liceo classico cittadino con scarso successo e ottiene la maturità nel 1947; trasferitosi con la famiglia a Venezia, si iscrive alla facoltà di Lettere dell’università di Padova, ma passa presto a Medicina e poi a Matematica, abbandonando definitivamente gli studi universitari nel 1950.
A Venezia, nel 1951, esordisce in letteratura con il romanzo Il ragazzo morto e le comete, seguito nel 1953 da La grande vacanza. Dopo alcune brevi collaborazioni con l’«Alto Adige» di Bolzano e l’«Arena » di Verona, si trasferisce a Milano e inizia a lavorare con la casa editrice Garzanti, presso cui pubblica nel 1954 il romanzo Il prete bello, cui seguono Il fidanzamento (1956) e Amore e fervore (1959, originariamente intitolato Atti impuri). Si intensifica intanto la collaborazione con quotidiani come «Il Giorno», il «Corriere della Sera», «Il Resto del Carlino».
Negli anni Sessanta affianca all’attività letteraria quella cinematografica, collaborando tra l’altro nel 1962 con Mauro Bolognini alla sceneggiatura di Agostino e Senilità, tratti dagli omonimi romanzi di Moravia e Svevo, e scrivendo per Fellini la sceneggiatura di un episodio di Boccaccio ’70 (1962) e parte di Otto e mezzo (1963). Nel 1965 giunge anche il riconoscimento della critica col Premio Viareggio per il romanzo Il padrone. Dopo una fugace incursione nella scrittura per teatro con L’assoluto naturale (1967), torna al racconto con Il crematorio di Vienna (1969), Sillabario n. 1 (1972) e Sillabario n. 2 (1982). A partire dal 1966 inizia una serie di viaggi legati all’attività giornalistica, da cui nascono i reportages raccolti nei volumi Cara Cina (1966), Due, tre cose sul Vietnam (1967), Guerre politiche (1976), New York (1977), L’eleganza è frigida (1982, sul Giappone).
Muore a Treviso nel 1986.
Postumi vengono pubblicati: nel 1997 il romanzo L’odore del sangue (a cura di C. Garboli e G. Magrini), la cui prima stesura risale al 1979; nel 1998 Poesie e Verba volant. Profezie civili di un anticonformista; nel 2001 New York, nel 2002 Lontano, nel 2005 Quando la fantasia ballava il boogie, tutti curati da S. Perrella. Una raccolta completa delle opere è stata curata da B. Callegher e M. Portello per i «Meridiani» Mondadori (vol. 1, 1987; vol. 2, 1989).