Giorgio Bassani nasce a Bologna nel 1916 da una famiglia di ebrei ferraresi, ma trascorre l’infanzia e la giovinezza a Ferrara, dove frequenta il liceo e si lega di amicizia con Lanfranco Caretti e Michelangelo Antonioni. Torna a Bologna per frequentare i corsi alla facoltà di Lettere, seguendo con assiduità le lezioni di Roberto Longhi e laureandosi nel 1939 con Carlo Calcaterra. Negli stessi anni conosce Giorgio Morandi e Attilio Bertolucci.
Nel 1940 esordisce in letteratura con una raccolta di prose intitolata Una città di pianura, pubblicata sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi, a causa delle leggi razziali. È arrestato e detenuto nel 1943 per la sua militanza antifascista; riottenuta la libertà dopo il 25 luglio, si trasferisce temporaneamente a Firenze sotto falso nome per prendere parte attiva alla Resistenza, legandosi a Carlo Levi e Antonio Delfini. Nel dopoguerra si stabilisce definitivamente a Roma, intensificando l’attività pubblicistica: diventa redattore di «Botteghe oscure», «Paragone», «L’approdo» e collabora a «La Fiera Letteraria », «Il Mondo», «Nuovi Argomenti». Dal 1958 al 1963 dirige per Feltrinelli la «Biblioteca di letteratura» e si batte per la pubblicazione de Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Escono quindi le sillogi poetiche Storie dei poveri amanti e altri versi (1945), Te lucis ante (1947), Un’altra libertà (1951) e i racconti di La passeggiata prima di cena (1953), Gli ultimi anni di Clelia Trotti (1955), ripubblicati nel 1956 in Cinque storie ferraresi, che comprende anche Lida Mantovani, già parzialmente steso nel 1937, Una lapide in via Mazzini, Una notte del ’43. Il passaggio al romanzo è segnato dall’uscita de Gli occhiali d’oro (1958, ristampato con modifiche nel 1970), al quale seguono Il giardino dei Finzi-Contini (1962, Premio Viareggio), Dietro la porta (1964), L’airone (1968, ma già pubblicato a puntate su «Paragone» fra il ’66 e il ’67, col titolo Natura morta) e i racconti de L’odore del fieno (1972). Nel 1973 ripubblica le Cinque storie ferraresi nel primo volume de Il romanzo di Ferrara, intitolato Dentro le mura, al quale seguirà la raccolta di tutti i testi narrativi in volume unico (1974, 1980). Altre poesie sono raccolte in Epitaffio (1974), In gran segreto (1978), poi confluite con le precedenti nell’antologia completa In rima e senza (1982), mentre alcuni saggi critici vengono pubblicati in Le parole preparate e altri scritti di letteratura (1966), infine riuniti in Di là dal cuore (1984).
Insegna per anni Storia del teatro all’Accademia di arte drammatica di Roma, ricopre incarichi di dirigenza in RAI e, come presidente di Italia Nostra, si prodiga intensamente per la difesa del patrimonio artistico nazionale.
Muore a Roma nel 2000.