2006: Caos calmo, Bompiani
2020: Il Colibrì, La Nave di Teseo
Sandro Veronesi nasce a Firenze nel 1959. Frequenta la facoltà di Architettura e si laurea nel 1985. Decide però quasi subito di dedicarsi interamente alla letteratura e nel 1988 esordisce col romanzo Per dove parte questo treno allegro. Collabora intanto alla rivista «Panta – I nuovi narratori», pubblicando alcuni racconti, ed entra a far parte della redazione di «Nuovi Argomenti». Inizia anche a scrivere sulle colonne de «il manifesto» e dell’«Unità», dando successivamente alle stampe una raccolta di articoli pubblicati fra il 1988 e il 1991, intitolata Cronache italiane (1992). A questo libro di taglio giornalistico ne seguono altri: Occhio per occhio. La pena di morte in quattro storie (1992), Live (1996), e Superalbo (2002). Nella narrativa, la definitiva consacrazione arriva con il romanzo La forza del passato (2000, premi Viareggio e Campiello) trasposto poi al cinema dal regista Piergiorgio Gay. Dopo un’incursione nel teatro con la riduzione di No man’s land, vince nel 2006 il Premio Strega con Caos calmo (qui presentato). È autore di alcune traduzioni di scrittori statunitensi e ha fondato con Domenico Procacci la casa editrice Fandango, della quale dirige la collana «Mine vaganti». Tra le altre sue opere più recenti si ricordano: XY (2010), la raccolta di racconti Baci scagliati altrove (2011), il romanzo Terre rare (2014), Non dirlo. Il Vangelo di Marco (2015), Cani d’estate (2018) e Il colibrì (2019) con il quale vince per la seconda volta il Premio Strega nel 2020.
Vive a Prato.
foto di Musacchio&Ianniello. AUTORItratti