Proposto da
Valeria Parrella
«C’è un personaggio che non mi esce dalla testa ed è Antonia, la protagonista del romanzo di Alessandra Sarchi: Il dono di Antonia (Einaudi). Credo sia un’opera che possa portare grande arricchimento al Premio Strega perché racconta molto del nostro tempo e dà spazio ai grandi temi che si trovano al centro della riflessione e del dibattito culturale: è quella che io considero la missione più importante di un premio letterario. Il romanzo di Alessandra Sarchi lo fa attraverso il corpo di Antonia, che è madre di Anna, la figlia adolescente che vive con lei, ma anche madre biologica di Jessie, per la cui nascita venti anni prima aveva donato un ovulo a un’amica statunitense. La storia narrata da Sarchi pone quesiti di filosofia morale, e si traduce in un’indagine interiore dei personaggi, e con loro del lettore, su cosa sia la procreazione nel senso etimologico e in relazione alle possibilità aperte dalla tecnologia medica, e su come le posizioni che sosteniamo come individui non siano statiche né risolte una volta per tutte, bensì dialettiche.
L’autrice accompagna il lettore attraverso questo viaggio, contemporaneo e antichissimo assieme, mediante una prosa implacabile. Precisa, cristallina, essa avanza: scandisce, descrive, sospende, abbandona.»