Proposto da
Giulia Ciarapica
«La rampicante di Davide Grittani non è soltanto un romanzo ma un’autentica presa di coscienza, poiché attraversa la realtà della vita – dura, a tratti spietata – affrontando temi di grande interesse collettivo. Uno su tutti, il trapianto degli organi: inteso e vissuto non come fatto scientifico, ma come trasferimento di un insieme di sentimenti, e relative conseguenze, da una persona ad un’altra (è tra i pochissimi libri ad essersi occupati di questo, dal dopoguerra ad oggi). Nel trattare un argomento così scomodo e così delicato, Grittani prende posizione ma, al contempo e con coraggio, lascia agli interpreti de La rampicante ogni possibile riflessione sulla convivenza tra etica e necessità, tra destino e fede. La rampicante è ispirato a una storia vera e, probabilmente anche per questo, in tutto il romanzo si avverte in modo netto una continua ricerca di verità e fors’anche di giustizia. C’è poi un’altra questione di fondamentale importanza all’interno del romanzo, che ruota attorno al concetto di genitorialità. Cos’è una famiglia? Che luogo è, o diventa, se viene vista attraverso gli occhi di un bambino adottato? Il territorio minato dell’infanzia e del rapporto padri-madri-figli, ieri come oggi, viene discusso da Davide Grittani con grande empatia ma soprattutto con estrema lucidità.»