Proposto da
Francesca Pansa
«La sirena dei mari freddi (Di Felice Edizioni) si impone alla lettura per la sapiente costruzione narrativa che mostra in Roberto Michilli uno scrittore di storie e di atmosfere, ben rodato anche dalla rigorosa carriera di traduttore di classici da Lermontov a Flaubert, Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine. La storia è quella dell’incontro tra una giovane donna ferita dall’esistenza e sprofondata nella depressione e di un anziano professore, carismatico accademico un po’ misterioso che le offre un decisivo appoggio materiale e affettivo. L’atmosfera è quella di un racconto dalla forte coloritura psicologica, con nuove comparse a infittire la scena, qualche rivelazione qualche sorpresa e uno strategico flashback che portano alle pagine finali. Michilli regge bene i fili della narrazione nei tempi e modi giusti, come aveva già dimostrato nel suo precedente Atlante con figure che il Premio Strega Tiziano Scarpa aveva definito “un libro che fa onore alla nostra lingua e alla letteratura di questi anni.”»