Titolo: Città irreale
Editore: Ponte alle Grazie
Proposto da Masolino D’Amico
«Dopo essere stata swinging negli anni sessanta, con i Beatles e Carnaby Street, Londra torna a essere un polo di attrazione negli anni Novanta e Duemila, quando diventa una delle capitali della finanza mondiale. Da allora la narrativa si è spesso occupata di questo luogo dalle mille opportunità, in particolare puntando sugli emigranti provenienti dal cosiddetto terzo mondo. Meno frequente il trattamento di un caso come quello della protagonista di Città irreale, che proviene dalla fascia (non meno numerosa) dei professionisti qualificati. La storia di Alina è quella di una formazione anche sentimentale in mezzo a esponenti della fauna internazionale che agisce nella città non poi tanto irreale del titolo, sempre descritti con un occhio attento a molti particolari rivelatori e con una prosa autorevole, da scrittore in pieno controllo del suo strumento espressivo».