
Titolo: Eravamo immortali
Editore: Mondadori
Proposto da Marco Missiroli
«Ecco un romanzo che verrà ricordato: è stato il mio pensiero quando ho letto Eravamo immortali di Marco Cassardo. Un’opera per certi versi classica e per altri di rottura, folgorante, devota all’Italia che ha cambiato l’Italia.
Eravamo immortali racconta la storia di due amici, Steu e Nando, che si addentrano in un secolo con l’intimità delle scoperte. Ma è anche la storia di quel secolo arrivato all’oggi, con le sue contraddizioni esplose e i tumulti all’orizzonte. Intimità e collettivo, dunque, talmente stretti da farsi un unico corpo di scrittura a continua trazione. Che meraviglia quando i libri ci trascinano in gorghi irresistibili.
E poi c’è la Torino delle fabbriche e della gente affamata di vita, con il dialetto in bocca e le grandi illusioni da non tradire. Questo popolo, e questi sogni che avanzano dalla guerra fino alla modernità, non perdendo mai l’assedio di una prosa naturalissima e sorvegliante.
Ogni romanzo, si dice, viene scritto con una dedica mai pronunciata. Mi piace pensare che Eravamo immortali sia dedicato a chi siamo, a cosa siamo stati, alle tracce lasciate al futuro con le nostre brevi vite. Ma sono davvero brevi? L’opera di Cassardo cambia lo sguardo e mostra quanto i piccoli eroi di ogni epoca compongano l’eterno destino di tutti. La Storia viene da qui, allo stesso modo di un cuore che sembra timido e invece fa la rivoluzione.»