
Titolo: I banchieri del diavolo
Editore: Newton Compton
Proposto da Laura Massacra
«L’opera di Vito Bruschini si presenta come un romanzo nel romanzo. Dalla costruzione raffinata e dal ritmo incalzante, ci conduce in parallelo in un racconto che si svolge nel XIII secolo e in una narrazione contemporanea mediante uno stile personale dai risvolti coltissimi e pervasi da una ricerca storica che consegna efficacemente al lettore una conoscenza approfondita delle origini dell’alta finanza a partire dalla fine del ‘700.
I banchieri del diavolo riprende la storica trilogia di cui parla lo stesso Victor Hugo nella prefazione di L’uomo che ride e che, unitamente a Novantatré, nelle intenzioni dello scrittore avrebbe dovuto comprendere un terzo e ultimo romanzo dedicato agli oscuri legami tra monarchia e banchieri. L’opera, di fatto mai data alle stampe, prende invece vita nel romanzo di Bruschini attraverso il ritrovamento di uno scritto attribuibile al romanziere francese, negli archivi segreti del Vaticano, per mano della brillante ricercatrice Marion. E, passo dopo passo, l’incredibile racconto di Victor Hugo riverbera nel presente narrato, che ruota intorno a un misterioso omicidio e alle vicende private della delicata e complessa protagonista che ne ha fatto la scoperta.
Appassionante fino all’ultima riga, attraverso una ricostruzione, immaginifica ma molto realistica, dei movimenti di fine ‘700 che hanno costruito le prime oligarchie finanziarie della vecchia Europa, il romanzo getta luce su quanto il nostro presente politico, sociale ed economico origini a partire dall’ascesa di grandi famiglie di banchieri senza scrupoli che ancora oggi ambiscono a sovvertire i delicati equilibri internazionali e a conquistare (se non lo hanno già fatto) il potere mondiale.»