
Titolo: Maremma perestrojka
Editore: Round Robin Editrice
Proposto da Luciana Castellina
«Maremma Perestrojka, il romanzo di Cecilia Tosi, è un racconto autobiografico e forse anche un esperimento ben riuscito di ricostruzione di un tempo lontano, raccontato con gli occhi di una bambina. Una storia di provincia che lambisce appena la Storia di quegli anni, ma che ne diventa palcoscenico per le vicende della famiglia in cui la protagonista vive. La storia ha la peculiarità di accendere i fari sulle difficoltà crescenti degli adolescenti a capire cosa si può fare per cambiare il mondo di oggi. Pone l’attenzione sull’urgenza di capirlo, questo Mondo, in cui il reale stesso scompare, tutto somiglia sempre più alla fantascienza e tutto si muove a una velocità eccessiva.
Il racconto della vita quotidiana di Cecilia, porta il lettore a rivivere momenti in cui la Storia di un partito, di un’idea, della quotidianità di milioni di persone si troverà a un bivio, nel bel mezzo di un cambiamento epocale. Ma ovviamente, per chi ha quell’età, il mondo e la sua trasformazione passano soprattutto dalle amicizie e dal contesto familiare: un momento carico di scoperte, dubbi e primi desideri di autonomia.
Il libro è un omaggio sincero alla fanciullezza di chi è cresciuto con genitori fermamente convinti dell’idea e delle regole del Partito Comunista. Uno dei passaggi, esilarante per certi versi, che racconta in maniera fotografica un’epoca e un modo di pensare, è quello della madre di Cecilia che guardando un po’ disgustata le nuove tendenze modaiole della figlia e delle sue giovani amiche, piene di gelatina sui capelli, sentenzia in maniera perentoria che “è tutta colpa di Craxi”.
La storia di una bambina non più bambina, ma non ancora adulta. All’autrice il merito di aver voluto restituire, con una scrittura autentica e schietta, un pezzettino di quella Storia che si ricorda con nostalgia, e anche con molti sorrisi. Leggere questo libro fa bene, perché ci suggerisce di parlare molto più di quanto facciamo, a parlare con le, ma anche gli, adolescenti.»