
Titolo: Un senso di te
Editore: La Corte Editore
Proposto da Giulia Ciarapica
«“Mi tormenta il pensiero della nostra estraneità”, questo si legge dopo poche pagine dall’inizio dello struggente romanzo-verità di Eleonora Geria, Un senso di te. Una madre che scopre di avere un figlio sordo dalla nascita, che deve ricomporre la propria vita attorno a una consapevolezza: niente può essere come lo aveva immaginato.
A sostenere una narrazione autentica e priva di fronzoli c’è la verità di quanto narrato, perché Eleonora Geria racconta la sua storia e non quella di qualcun altro, mettendo il figlio Nicola al centro di tutto e dandogli la possibilità di “trovare un centro, una propria identità”. Questa ricerca di equilibrio – non solo nella vita del bambino ma anche in quella della donna e madre Eleonora – riscrive le regole della comunicazione sentimentale e dell’educazione emotiva di entrambe le parti, in un gioco molto spesso doloroso e che tuttavia si rivelerà presto un percorso di maturazione necessario alla sopravvivenza. Inserendosi in un filone iper-contemporaneo e portando sul piano narrativo l’esperienza autobiografica, Geria compie un atto di grande coraggio che è anche, ovviamente, gesto d’amore verso suo figlio e verso sé stessa. Quella intrapresa dall’autrice non è solo una battaglia (umana e narrativa) ma è anche e soprattutto la costruzione d’un modo di vedere le cose: la ricerca della normalità e ancora prima l’urgenza di capire cosa sia davvero la normalità, cosa sia il silenzio e che ruolo abbiano le parole nella vita di ogni individuo.»