Autore:
Vanni Santoni
Titolo: La stanza profonda
Editore: Laterza
Presentazione di Silvia Ballestra, Alessandro Barbero
Una piccola città di provincia, un garage. Un gruppo di ragazzi che ogni martedì si incontra per giocare di ruolo. Per vent’anni, mentre fuori la vita va avanti, il mondo cambia, la provincia perde di senso e scopo. Desiderio di fuga o forma di resistenza? Quel continuo tessere mondi prende i contorni dell’opposizione a una forza centripeta che, come il Nulla della Storia infinita, divora il fuori, vaporizza la città, il paese, le relazioni, le vite. Un romanzo ibrido, tra il memoir e l’affresco sociale, per raccontare la storia di un passatempo nato esso stesso in un garage e arrivato a gettare le basi non solo di un immaginario divenuto egemone, ma anche di una parte consistente della realtà che viviamo ogni giorno semplicemente usando Internet.
Memoir di una generazione che ha scelto l’esilio in patria come proprio destino, La stanza profonda è al tempo stesso il racconto di come una sottocultura è riuscita a imporre il proprio immaginario fantasy fino a farlo diventare pop e mainstream.
Silvia Ballestra
I protagonisti della Stanza profonda combattono una battaglia, forse patetica, sempre orgogliosa, per cambiare il proprio mondo privato, in un’epoca che nega altezzosamente la possibilità di cambiare in meglio il mondo vero.
Alessandro Barbero
