Titolo: Ovunque, proteggici
Editore: Nottetempo
Presentazione di Marcello Fois, Dacia Maraini
In una giornata qualsiasi dei suoi cinquant’anni, Lorenzo Girosa riceve una lettera in cui qualcuno mostra di conoscere un segreto che da anni ha smesso di tormentarlo: un delitto commesso quando era poco più che bambino. Tentando di riannodare i fili di quell’epoca remota, Lorenzo racconta della grande villa in cui ha vissuto, generosa negli spazi ma gravata dalla malasorte di casa senza figli, e della sua famiglia fatta di uomini inconcludenti e donne compromesse. È la storia del nonno Domenico che cerca fortuna in America, di suo padre Nicola che senza un mestiere e un talento diventa un rude saltimbanco chiamato Blacmàn, di sua madre Francesca che scappa di casa per andare sulla pubblicità del sapone LUX. Tutti loro rivivono nello sguardo di Lorenzo che, nascosto dietro le tende di una Villa Girosa ormai deserta, è ben determinato a proteggere quanto di oscuro c’è nel proprio passato. Con una prosa classica e una lingua di carne, Ovunque, proteggici denuncia la forza di un destino che è scelta e di un sangue che si riconosce solo nelle ferite.
C’è un solo modo di sottrarre una vicenda al suo destino di oblio e restituirla al lettore come indice del rispetto che si deve al suo privilegiato compito. C’è solo un modo di essere contemporanei abbracciando in tutto la tradizione dell’ordinario fin quando non si trasformi in straordinario. C’è solo un modo di rendere corporea, olfattiva, biologica, un’azione apparentemente incorporea, inodore e asettica come la sequenza di lettere su un foglio. C’è solo un modo, infine, di ripetere all’infinito l’immortale storia dei padri e dei loro figli e dei padri di quegli stessi padri. C’è un solo modo: la grande scrittura. Elisa Ruotolo è una grandissima scrittrice. Ovunque, proteggici, edito da nottetempo, è un romanzo bellissimo: vero senza l’alibi dell’autofiction; moderno senza il ricatto dell’attuale; duraturo perché scritto per il lettore non sul lettore. Ho adorato ogni singola riga di questo romanzo, ho sofferto e gioito con Lorenzo Girosa come se fosse una parte di me. Per questo lo caldeggio convintissimamente come candidato per il Premio Strega 2014.
Marcello Fois
Ovunque, proteggici di Elisa Ruotolo racconta la storia di cinque generazioni di una famiglia. I Girosa sono benedetti da una casa piena di stanze e di luce e maledetti dalla penuria di figli, donne leggere, assai belle e un poco pazze e uomini inconcludenti. Tra questi, il figlio per eccellenza, protagonista e fuggiasco ingrato, è Lorenzo. Un uomo che aspira alla borghesia, come altri a un posto caldo ma che si ritrova per genitori una donna traditrice e un padre saltimbanco. Quando il grande terremoto del secondo dopoguerra scuote tutto il Sud d’Italia, e il padre saltimbanco, Blacman, scompare, Lorenzo può ricostruirsi un passato all’altezza delle proprie aspirazioni. Solo che, se ciascuno, singolarmente, è artefice del proprio futuro, il passato è una questione di famiglia. Elisa Ruotolo ha scritto con sapienza e intelligenza, imbastendo un romanzo agro ma lieve, famigliare e universale. È una scrittrice dal linguaggio complesso e poetico e per questo sostengo il suo romanzo per il Premio Strega 2014.
Dacia Maraini