
Titolo: Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel
Editore: Ponte alle Grazie
Proposto da Claudia Durastanti
«Ogni tanto, nella letteratura italiana contemporanea, arriva una scrittura che si assume una responsabilità precisa: coniugare la ricerca con la sorpresa. È la prima affermazione che posso fare su Incompletezza di Deborah Gambetta, un complimento ammirato e schietto verso la sua capacità di riflettere, nel movimento elicoidale su cui si avvita il suo romanzo – la storia di un matematico ineffabile come Kurt Gödel e la «crisi» d’amore della voce narrante, che come tutte le pene d’amore degne di nota è anche una crisi ontologica e di pensiero –, un altro movimento che dovrebbe far parte di qualsiasi scrittura che aspiri a essere significativa e a durare nel tempo. E cioè il movimento appassionato tra lo studio, la filologia delle storie, per farla breve il senso del mondo, e le particelle buie di cui è fatto un personaggio. Che resta personaggio anche quando racconta qualcosa di intimo e personale: Incompletezza non si dimentica questo principio fondamentale, e si chiede cosa ci tiene insieme a partire dalla contemplazione di qualcosa di apparentemente lontano, e soprattutto a partire dal linguaggio.»
Come distaccarsi da un amore malato, afflitto da litigi perpetui, manipolazioni, fughe e ritorni? Trovando un’altra ossessione, come se ci si innalzasse su un ramo più alto dello stesso albero: questo racconta Deborah Gambetta nello stupefacente romanzo che avete in mano, in cui l’incontro con la vita e il pensiero di Kurt Gödel – uno dei maggiori matematici della Storia, autore di teoremi fondamentali per l’intero edificio della scienza e della tecnica – rappresenta l’innesco di una vita nuova, l’iniziazione a un universo misterioso e fantastico. Con la dedizione assoluta di chi deve salvarsi la vita, l’autrice/narratrice si rifugia nella matematica e al contempo nella conoscenza personale, quasi viva, dell’uomo Gödel: solo così troverà la chiave per fare i conti con l’assenza di senso, l’incaponirsi del destino, la casualità delle vicende umane.
Incompletezza è un romanzo unico nella sua riuscita fusione di due grandi temi apparentemente opposti: da un lato la ricerca di una passione materiale definitiva, che ci spossessi per sempre di noi, dall’altro l’ambizione a una conoscenza pura e astratta, che contempli soltanto sé stessa. Il genio sovrannaturale e umanissimo di Kurt Gödel può trasformarsi allora, per chi narra e per chi legge, in un nuovo Virgilio, in una guida verso un senso possibile, verso un ordine fragile ma autentico della vita e del mondo.