Titolo: Via Ripetta 155
Editore: Giunti
Presentazione di Massimo Onofri, Domenico Starnone
Via Ripetta: una delle strade più centrali di Roma, in quello che è una sorta di triangolo d’oro fra piazza del Popolo, piazza Navona e il Pantheon. Tutto chiaro? No, perché il 155 si trova nel piccolo tratto dopo l’Ara Pacis che tutti pensano appartenga già a via della Scrofa: bisogna spiegarlo bene perfino a chi guida il taxi. Un tratto fuori fuoco nello stradario, e quella che si racconta qui è la storia fuori fuoco degli anni fra il ’68 e il ’77, cominciati all’insegna dell’utopia libertaria e sfociati nel terrorismo prima, e poi nel riflusso del disimpegno, dei manager rampanti. Per i non rassegnati, restava solo il tentativo di portare dentro i gruppi amicali, e qualche volta dentro una famiglia che si pensava “nuova”, la gran massa di elaborazione ideale che via via si era andata producendo. Una storia vista con lo sguardo di chi ha vissuto da vicino molte cose senza mai esserne del tutto al centro, e dunque con la possibilità di testimoniare una memoria non ingabbiata. Ricordi in prima persona di anni raccontati fin qui poco: perché il terrorismo non fu – come molti ritengono – la conclusione logica di quanto il Sessantotto aveva seminato, ma fu invece la sanzione drammatica della sconfitta di molte speranze, un lutto pungente per chi aveva creduto e si era speso per farle germinare.
#premiostrega Il referto materiale e quotidiano di una vita può diventare il modo più efficace per raccontare le verità profonde di un’epoca.
Massimo Onofri
#premiostrega Via Ripetta è il luogo della gioia e dell’ansia, del bisogno di cambiamento e dell’angoscia di non riuscire a cambiare davvero.
Domenico Starnone