Titolo: In terra consacrata
Editore: Piemme
Proposto da Roberto Alajmo, Giovanni Pacchiano
Anna Marzani è una donna finita, rovinata dalla cocaina, ridotta all’ombra della bellezza di un tempo quando, negli anni Ottanta, era l’amante del capo di una banda criminale che aveva terrorizzato Roma. Ora, pur di alleggerire la posizione di sua figlia Valentina, arrestata per droga, si dice disposta a rivelare ciò che potrebbe far luce su uno dei misteri più bui della recente storia italiana: la scomparsa di una ragazzina di quindici anni, figlia di un funzionario del Vaticano. Ma Anna non riuscirà mai a dire tutto quello che sa, perché poco dopo verrà ritrovata cadavere. La sua morte ha tutte le caratteristiche di un suicidio, eppure questa versione non convince Fabrizio, un giovane avvocato che lavora nello studio penale che la segue da sempre e che è sempre più deciso a portare allo scoperto quello che Anna aveva soltanto lasciato intendere.
Succedono già troppe cose in Italia per potersi permettere il lusso di inventarne altre. In terra consacrata di Ugo Barbàra è un romanzo che impasta la storia con la letteratura. Una trama nera cucita con abilità, riprendendo i fili della cronaca e annodandoli uno per uno. Ognuno saprà riconoscere una vicenda di cui i giornali si sono occupati a lungo, nel tempo, senza risultati. È il punto da cui si parte per raccontare trent’anni di vita italiana, fitti di misteri ancora irrisolvibili. Si passa da un piano temporale all’altro, da un registro linguistico all’altro: e sempre con padronanza. Infine, il tratteggio caratteriale dei personaggi: tutti ingredienti che rendono il romanzo degno di comparire fra i migliori della stagione.
Roberto Alajmo
Attraverso la ricostruzione romanzesca della vicenda del rapimento di una ragazza di quindici anni, scomparsa nel nulla a Roma negli anni Ottanta, Ugo Barbàra racconta, con passione e con sguardo critico, un quarto di secolo della vita civile italiana, nei suoi aspetti criminali ancor oggi non decifrati. Il libro è notevole anche per la rappresentazione fortemente chiaroscurata dei personaggi e soprattutto per alcuni memorabili ritratti di donna.
Giovanni Pacchiano